Nello specifico, durante il periodo geriatrico della propria vita è bisogna tener conto delle differenze dovute a fattori costituzionali ed ereditari, lo stile di vita, le eventuali patologie insorte, l’uso o abuso di farmaci, ma anche per l’alimentazione che influisce in modo significativo nel preservare nel tempo o, all’opposto, esaurire prematuramente la vitalità organica.
Queste problematiche sono causate da un deficit progressivo della sintesi degli ormoni surrenalici.
Parallelamente ai cambiamenti fisici, si potranno avere problemi neuro-psichici, con minore efficienza intellettiva, disturbi della memoria a breve termine, o quadri più o meno marcati di demenza, soprattutto in soggetti predisposti.
Per rallentare il decadimento organico, dovuto al prevalere dei processi catabolici, le fonti proteiche più adatte in questa fase avanzata della vita sono quelle del latte e delle uova, e con minore frequenza d’impiego, le carni bianche, come pollo, tacchino, coniglio, maiale o agnello, ma anche i legumi, avendo l’accortezza di associarli a vegetali con azione anti meteorica come il finocchio crudo o lesso o in besciamelle.
I prodotti ittici controindicati quelli troppo ricchi di iodio, che ecciterebbero impropriamente la tiroide aggravando la qualità del sonno, spesso compromessa nell’anziano.
Molto più utili saranno i pesci a maggiore contenuto di calcio e silicio come sogliola, rombo o cernia, o molluschi come le vongole, ricche di calcio altamente assimilabile.
La nutrizione funzionale al femminile non può prescindere dalle fasi del ciclo fertile.
Quando arriva la menopausa vera e propria il corpo femminile non ha più l’effetto protettivo degli estrogeni, e possono insorgere patologie come ipertensione, ipotiroidismo, diabete, ipercolesterolemia, osteoporosi. L’alimentazione in questa fase è più importante che mai.
Sarebbe quindi consigliato limitare l’assunzione di tutti quegli alimenti che, sebbene in minima parte, stimolano la produzione ormonale di testosterone e cortisolo, come il surrene, e stiamo parlando di:
– carne rossa;
– uova;
– formaggi stagionati;
– solanacee (melanzane e peperoni).
Privilegiando invece quei cibi che aiutano il corpo a integrare gli estrogeni di cui è carente: salvia, borragine, papaia.
Inoltre dovremo sostenere l’attività della tiroide con pesce e con verdure ricche di iodio.
È importante il calcio, sia per le ossa che per l’effetto di neuromodulazione: alici, crucifere, semi oleosi, parmigiano reggiano (stagionato oltre 30 mesi e con moderazione).
Attenzione anche al glutine.
Non eliminiamo i carboidrati, ma preferiamo i cereali antichi che ne sono privi (miglio, grano saraceno, quinoa, amaranto), e va bene anche la polenta: il glutine, anche per chi non ha problemi di intolleranza, tende a trattenere liquidi nell’organismo.
Quali i Cibi consigliati e quali quelli da evitare?
Cibi “di supporto” in menopausa:
– Cipolla per le articolazioni, specialmente cruda: ha un’azione diuretica e litica, andando così a migliorare i dolori articolari, causati dalla deposizione di microcristalli nelle articolazioni.
– Carne bianca (ricca di estrogeni per salvaguardare al meglio l’equilibrio ormonale) per il tono muscolare, in quantità moderate: le proteine sostengono la ristrutturazione cellulare.
– Pesce azzurro: la presenza di Omega 3 è in grado di ridurre i livelli di LDL (colesterolo “cattivo”).
– Cioccolato per i capelli: grazie a potassio, ferro, rame e magnesio rafforza i capelli.
Ma attenzione: deve essere extra fondente e, dato il suo effetto eccitante, è meglio consumarlo al mattino che alla sera.
– Carboidrati contro l’insonnia: un piatto di pasta o riso a cena aiuta a riposare meglio grazie alla presenza di triptofano. Aggiungete le zucchine, che rilassano i muscoli, e accompagnate con un’insalata di lattuga, songino e valeriana che favoriscono il sonno.
– Curcuma: un superfood antinfiammatorio e con effetto protettivo nei confronti o del cancro al seno
Cibi “da moderare” in menopausa
– Attenzione al pomodoro crudo (per l’alto contenuto di ossalati, affatica i reni, peggiorando i dolori articolari causati da cristalli nelle articolazioni).
– Alimenti ricchi di cloruro di sodio (salumi): innalzano la pressione arteriosa (rischio ipertensione) e causano ritenzione idrica.
– Uovo, da consumare con moderazione: stimola il surrene, può causare aumento di peluria sul viso.
– Formaggio : ricco di sali, fa innalzare la pressione arteriosa.
– Bibite gassate: l’acido fosforico che contengono sottrae calcio alle ossa.