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Perché è importante fare una valutazione pelvica se si ha l’endometriosi? SOS Ostetrica

Credo di aver rinunciato agli studi in medicina per la mia incapacità di stare davanti al dolore, e così ho optato per l’ostetricia, ma non avevo messo in conto che di dolore ce ne sarebbe stato tanto anche qui. Infatti me ne sono resa conto ben presto, quando ho assistito a donne che avevano perso il loro bambino in un aborto o in una MEF, quando ho lavorato in cliniche per la fecondazione assistita, quando ho conosciuto l’endometriosi, il cancro alla cervice uterina, all’endometrio, all’ovaio..
Ed allora, poiché dal dolore proprio non sono potuta scappare, ho imparato con il tempo a cercare delle soluzioni per alleviarlo, per eliminarlo lì dove era possibile, a lavorare in equipe con altri professionisti e insieme percorrere la strada della salute.

Credo che questa mia maturità professionale sia comparsa proprio davanti ad un gruppo di donne che mi avevano invitata per parlare di mestruazioni e fin qui non ci sarebbe nulla di strano per un’ostetrica, se non fosse che erano un gruppo di donne affette da endometriosi. Ecco, lì ho pensato che anche io come professionista avrei potuto cercare il mio spazio nella grande equipe di professionisti che se ne occupano e offrire loro il mio aiuto. Un aiuto forse ancora oggi considerato secondario, ma davanti a queste patologie anche il minimo spiraglio di luce, secondo me merita spazio.

 

E quindi, quale potrebbe essere la correlazione tra ostetricia ed endometriosi?

 

Una delle risposte potrebbe essere il pavimento pelvico e le sue disfunzioni, ma prima di entrare nello specifico, probabilmente è meglio vedere cos’è l’endometriosi, e come si manifesta ( anche questo nelle competenze ostetriche: l informazione).

 

 

Cos’è l’endometriosi e quali sono i sintomi?

 

L’endometriosi è una malattia tanto strana quanto potenzialmente debilitante e colpisce donne in età fertile, più frequentemente tra i 30 ed i 40 anni; non se ne conoscono le cause ed ha espressioni differenti: ci sono donne che non riportano sintomi, mentre in altre pazienti l’impatto sullo stile di vita è drammatico. La diagnosi spesso richiede tempi lunghi e forse non tutte le donne la ricevono.
L’endometriosi consiste nella proliferazione dell’endometrio, il tessuto che costituisce la parte interna dell’utero, al di fuori di esso e quindi all’interno dell’addome. Questo si attacca ai vari organi come le ovaie, l’utero, la vescica, il retto e l’intestino. In alcuni casi, rari per fortuna, può arrivare al diaframma respiratorio, e rarissimamente anche al nervo sciatico. L’endometrio si organizza in cisti e, quando la donna ha la mestruazione , si sfalda e sanguina come avviene normalmente nell’utero, determinando così infiammazione e dolore. In alcuni casi questo è limitato al solo momento della mestruazione, in altri è purtroppo presente sempre. Uno studio del 2015 della prestigiosa rivista “Lancet”, stima che nel mondo ci siano circa 10,8 milioni di donne affette da endometriosi, di cui 3 milioni in Italia. Le principali manifestazioni cliniche nelle donne con endometriosi sono costituite dalla sintomatologia dolorosa e l’infertilità.

Sintomi:

Il primo sintomo dell’endometriosi è il dolore:
1. Dismenorrea (dolore durante la mestruazione)
2. Dispareunia superficiale (dolore all’ingresso vaginale durante il rapporto sessuale)
3. Dispareunia profonda (dolore durante i rapporti alla penetrazione profonda)
4. Dolore pelvico cronico (dolore nel basso ventre presente tutti i giorni a prescindere dalle mestruazioni)
5. Disuria (dolore alla minzione)
6. Dischezia (dolore alle evacuazione)

Inoltre l’endometriosi è una malattia cronica che richiede un trattamento personalizzato a lungo termine per il miglioramento dei sintomi; la prevenzione delle recidive per evitare ripetuti interventi chirurgici. La terapia medica cura la dismenorrea ed il dolore pelvico cronico, gli interventi chirurgici, attraverso la rimozione dei focolai di endometriosi eliminano o alleviano il processo flogistico e infiammatorio ad essi correlati. La dispareunia superficiale è il sintomo che viene meno attenuato dalla terapia medica o chirurgica.

 

 

Endometriosi: riabilitazione pavimento pelvico

 

Un recente studio ha dimostrato che le donne con endometriosi profonda hanno un aumentato tono dei muscoli del pavimento pelvico. Quindi questa contrattura dei muscoli del pavimento pelvico potrebbe essere una delle possibili cause alla base della sintomatologia dolorosa, nelle donne con dispareunia superficiale e endometriosi profonda.
La dispareunia superficiale potrebbe essere dovuta ad un dolore miofasciale dei muscoli contratti dell’introito vaginale, possiamo ipotizzare come conseguenza del dolore cronico. I muscoli pelvici, lì dove presente uno stato infiammatorio cronico e quindi dolore, reagiscono aumentando la propria tensione, come reazione naturale di difesa per proteggere l’area del dolore. La paura di provare dolore crea una ulteriore contrazione preventiva dei muscoli vaginali, che aumenta il dolore stesso, creando un circolo vizioso che si auto mantiene.

L’obiettivo della riabilitazione perineale è proprio quello di decontrarre i muscoli pelvici, attraverso la terapia manuale e le manipolazioni interne; promuovendo il rilassamento, attraverso esercizi di consapevolezza e respirazione e l’esecuzione di un programma di esercizi domiciliari.
Dunque non abbiamo assolutamente la presunzione di dire che la riabilitazione risolve il dolore legato all’endometriosi poiché sarebbe scientificamente ed eticamente sbagliato, ma che possa dare sollievo e aiuto alle donne in terapia è assolutamente corretto in quanto la riabilitazione del pavimento pelvico si afferma come un trattamento efficace e non invasivo, in grado di apportare significativi benefici nella riduzione del dolore, consentendo un notevole miglioramento della qualità di vita delle donne affette da questo disturbo.

E così a piccoli passi, anche noi proviamo a dare spazio al dolore seguito però dalla cura, in Calabria, cosa non scontata poiché i centri maggiormente specializzati in questa patologia sono tutti fuori dalla nostra regione e le donne oltre alla patologia sentono il peso di tutto il resto. 

 

 

 

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Teresa Mastrota, Ostetrica dal 2012, ha intrapreso da subito l’attività di libero professionista operando a sostegno del benessere femminile dalla pubertà alla menopausa, delle famiglie con assistenza a gravidanze fisiologiche, travagli, puerperi e del neonato fino al primo anno di vita in tutto il territorio calabrese. Dal 2016 si è specializzata in rieducazione e riabilitazione perineale presso l’università Luigi Vanvitelli di Napoli.