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Evviva arrivano le feste natalizie! Peccato per il Christmas Blues

C apita di sentirsi tristi durante le feste natalizie, proprio nel periodo in cui si pensa di dover essere assolutamente allegri e felici. Le statistiche dicono che durante le vacanze e le grandi ricorrenze, come il Natale o il compleanno, a sentirsi giù di tono sia una persona su due: un problema talmente diffuso da aver preso il nome di “Christmas Blues”, depressione natalizia o “Holiday Blues”, malinconia da vacanze. Le festività in generale, ma soprattutto quelle natalizie, rimandano il pensiero alla perdita di affetti, la fine di una relazione o lutti più o meno recenti. Tra sindrome da Christmas Blues e la storiella de la “magia del Natale”, può esserci non solo un cortocircuito emotivo, ma anche uno spunto riflessivo sulle criticità della narrazione del Natale e sul disagio ad essa legato.

 

Christmas Blues, depressione natalizia o Holiday Blues, di cosa parliamo?

 

Coloro i quali ad esempio vivono l’ambiente familiare come un luogo di disagio, possono sentirsi particolarmente in ansia rispetto alla prospettiva di passare molto tempo in famiglia, accompagnato spesso da un intenso senso di colpa nel momento in cui si prova a manifestare questo disagio e/o provare a limitare il tempo in cui si “festeggia in famiglia”. Al contrario invece, chi si trova in una condizione di solitudine e per svariati motivi lontano dai propri figli, genitori, sorelle, fratelli, amici, fidanzati o lutto, potrebbe percepire maggiormente il distacco e la mancanza dell’altro.
Ciliegina sulla torta, da non sottovalutare anche lo stereotipo di come “si dovrebbe essere o ci si dovrebbe comportare”, l’immagine quindi di sé idealizzata da regalare agli altri, che essendo legata perlopiù ad una retorica edulcorata, può facilmente essere fonte di delusione, mettendo a nudo le proprie debolezze o contraddizioni, che vengono di conseguenza vissute come stonate, generando sensazioni di inadeguatezza. Inoltre le aspettative di un “magico cambiamento” o la promessa di una rinascita, di una rivalsa alle soglie del nuovo anno, non possono che allargare le crepe emotive, soprattutto di chi è più fragile. Le festività natalizie quindi, possono innescare una stanchezza mentale, emotiva e fisica, da non sottovalutare e giudicare come inadatta solo perché poco incline allo spirito festivo.

 

I disturbi della salute mentale differiscono dal Christmas Blues

 

C’è una differenza tra il Christmas Blues, che in genere passa quando finisce la stagione delle vacanze, e la depressione più grave, che dura più a lungo e interferisce con le attività della vita quotidiana.
La stagione delle vacanze può essere un momento tremendamente stressante per molti individui che lottano con una malattia mentale come la depressione e l’ansia. Secondo un sondaggio, l’Alleanza Nazionale sulla malattia mentale (NAMI) ha riferito che circa il 24% delle persone con una malattia mentale diagnosticata trova che le vacanze peggiorano la loro condizione. La pressione nel cercare di fare tutto, pianificare la vacanza perfetta, viaggiare per visitare la famiglia, dire sì ad ogni evento, soddisfare quelle scadenze di fine anno e gli oneri finanziari dello shopping natalizio, amplificano maggiormente uno stato di vulnerabilità psichico.

La depressione natalizia può provocare numerosi sintomi quali:

-esaurimento fisico;
-insonnia;
-mal di testa;
-mancanza di concentrazione;
-senso di vuoto e tristezza;
-paura della solitudine;
-episodi di pianto;
-senso di colpa e di inadeguatezza;
-inquietudine e ansia.

 

Cos’è la depressione invece?

 

Il disturbo depressivo maggiore (MDD), comunemente noto come depressione clinica, è uno dei disturbi mentali più comuni al mondo. Molti fattori diversi possono contribuire allo stato depressivo di una persona e la depressione è spesso una diagnosi sovrapposta insieme ad altre condizioni mediche e / o disturbi mentali.
I sintomi più importanti di grave depressione sono uno stato d’animo grave e persistente, una profonda tristezza o un senso di disperazione. Un episodio depressivo maggiore (MDE) è un periodo di tempo caratterizzato da sintomi di depressione maggiore. Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali definisce un episodio depressivo maggiore come l’esperienza di uno stato d’animo depresso o la perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, accompagnata da problemi di sonno, alimentazione, energia, concentrazione o autostima per due settimane o più.
Spesso le persone che lottano con la depressione descriveranno di avere difficoltà ad alzarsi dal letto, di avere poca o nessuna motivazione o energia per fare le cose che fanno di solito e di sentirsi irritabili o molto tristi. Tutte queste cose diverse certamente rendono la vita molto più difficile.

 

Ecco qualche suggerimento per affrontare il Christmas Blues

 

Limitare il consumo di alcol. Bere a dismisura può influenzare l’umore e amplificare ogni sentimento negativo.
Dormire a lungo. Essere ben riposati può migliorare l’umore e aiutare a sentirsi più in forma nell’affrontare la giornata.
Imparare a dire “no”. Assecondare sempre tutti e tutte è dannoso. Ritagliare i propri spazi e favorire i desideri è salutare.
Aprirsi a nuove esperienze. Rimanere aggrapparti a ciò che la festa avrebbe dovuto essere, dove e con chi, non consente di gioire del presente e di creare una nuova atmosfera che, per quanto lontana da quanto desiderato, può comunque rivelarsi nutriente.
Non isolarsi. Stare in compagnia (con i propri tempi) può essere rigenerante. Anche cedere alla malinconia e condividerla con chi si ama (amici, amori, famiglia) è un buon modo per metabolizzarla e non rimanerne vittima.
Uscire spesso. Non solo cinema, ristoranti, teatro, anche una rapida camminata di 10 minuti aumenta la frequenza cardiaca e rilascia endorfine che stimolano l’umore.